‘Qualcuno sfruttava i miei segreti’: Guglielmo ‘Willwoosh’ Scilla rivela il motivo del suo coming out

Guglielmo Scilla, conosciuto anche con il soprannome di Willwoosh, ha spiegato perché qualche anno fa ha deciso di fare coming out.

SHARE

SHARE

Guglielmo Scilla
Guglielmo Scilla

Guglielmo Scilla, conosciuto anche come Willwoosh, ha rilasciato un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’ in cui ha parlato del suo coming out.

Il 35enne è diventato famoso da giovanissimo grazie ai suoi video ironici su YouTube, poi la sua carriera ha spiaziato dal cinema alla tv, rimanendo però sempre legata a internet.

Qualche anno fa in occasione della sua partecipazione a ‘Pechino Express’ ha deciso di rivelare al mondo di essere gay.

Non è pentito della sua decisione: “Non cambierei una virgola. Quando ho deciso di farlo, avevo messo da parte un sacco di problemi familiari: avevo dovuto lottare internamente per non aver paura del giudizio dei miei cari. A quel punto ho detto: ora mi prendo una soddisfazione”.

“Ogni volta che cercavo su Google ‘Guglielmo Scilla’, la prima cosa che usciva era ‘gay’. Sapevo che alcune persone a me vicine lo dicevano in giro: era il loro modo per fare i fighi. Volevo rispondere alla pruriginosità della gente e mettere a tacere l’orrendo modo con cui gli altri sfruttavano i miei segreti”, ha aggiunto.

Alcune persone gli sconsigliarono di fare coming out temendo per la sua vita professionale: “Sì. La loro ansia era che poi non sarei stato credibile come attore nei ruoli etero. Stica**i. Potevo rischiare di non essere ritenuto credibile quando recitavo una parte, oppure recitare una parte per il resto della vita. Ho preferito fare una scelta per me”.

Il giornalista gli ha domandato se pensa che quell’ansia fosse fondata. “In passato sì. All’epoca un giornalista gay scrisse che se non venivo più preso non era per il coming out, ma perché sono un cane. Al momento ci sono rimasto male: non mi aspettavo questa cattiveria gratuita. Poi ho capito che preferisco pensare che se non ho più avuto certe occasioni è stato perché, evidentemente, non ero il più bravo, perché mi responsabilizza. Ed è meglio di piangermi addosso”, ha concluso.