‘Mutilati in Italia senza anestesia’: Selvaggia Lucarelli attonita, terribile denuncia
Selvaggia Lucarelli ha denunciato la terribile situazione di tantissimi animali innocenti dentro gli allevamenti italiani.

Selvaggia Lucarelli è sempre più impegnata nel combattere le ingiustizie verso i più deboli e i più indifesi. La scrittrice 48enne stavolta ha dato voce ai milioni di animali che vengono maltrattati negli allevamenti italiani ogni anno. Ha deciso di supportare la campagna dell’associazione ‘Essere Animali’ per mettere fine alle torture subite dai maiali e dai loro cuccioli nel nostro Paese.
Selvaggia ha condiviso su Instagram un video terribilmente cruento girato da infiltrati negli allevamenti del nord Italia (che secondo l’organizzazione per i diritti animali fa parte della filiera di un notissimo marchio di prosciutto italiano). Quello che accade ai maialini è davvero tremendo: alcuni vengono addirittura uccisi dagli operatori che sbattono la loro testa contro sbarre di metallo.
Ad altri viene mutilata la coda senza anestesia, tra urla di dolore e tentativi di divincolarsi. “In Italia oltre 10 milioni di maiali, un numero simile a tutti gli abitanti della Lombardia, vivono in condizioni terribili all’interno degli allevamenti intensivi”, ha spiegato la Lucarelli.
“Scrofe rinchiuse in gabbie e mutilazione dei suinetti sono problematiche strutturali che coinvolgono l’intera industria alimentari, anche quelle dei prodotti DOP, le nostre eccellenze alimentari”, ha aggiunto.
“I suinetti sono sottoposti a dolorose mutilazioni, come la castrazione e il taglio della coda, senza l’uso di anestesia né analgesia. Il taglio sistematico della coda viene effettuato per evitare fenomeni di cannibalismo, che insorgono se l’ambiente è inadeguato”, ha proseguito.
“Nonostante il taglio sistematico sia una procedura illegale in Europa, in Italia viene praticato su più del 95% dei maiali”, ha sottolineato.
Sullo schermo scorrono immagini terrificanti. “In questo allevamento l’utensile usato non è abbastanza affilato, ci vogliono diversi tentativi per completare l’operazione, aumentando così lo stress e il dolore per gli animali. Poi la cosa viene cauterizzata con una lama rovente”, ha continuato.
“Animali movimentati con bastone, afferrati in modo improprio e lanciati come oggetti, come merce potremmo dire. Un operaio sopprime un suinetto sbattendolo contro il cancelletto di una gabbia parto. Una pratica illegale e molto crudele”, ha spiegato.
“Possiamo fermare tutto questo, le aziende alimentari hanno il potere di intervenire per migliorare le condizioni di questi animali”, ha quindi concluso invitando tutti a firmare la petizione di ‘Essere Animali’.