‘Ho pensato che stavo per morire’: Belen confessa perché si è fatta ricoverare in clinica
Belen Rodriguez durante la sua intervista-bomba a ‘Domenica In’ ha rivelato anche di essersi fatta ricoverare in clinica perché temeva di morire.
Belen Rodriguez nel pomeriggio di domenica ha letteralmente lasciato tantissime persone a bocca aperta con le parole pronunciate a ‘Domenica In’.
La 39enne ha infatti affermato di essere stata tradita da quello che legalmente è ancora suo marito (il divorzio non è stato ancora finalizzato), Stefano De Martino, addirittura con una “decina” di donne.
La cosa ha fatto saltare molti spettatori sulla sedia. Non un tradimento, ma addirittura ce ne sarebbero stati una decina, forse una dozzina. Belen racconta infatti di aver chiamato personalmente “dodici” donne e che queste avrebbero anche ammesso subito la cosa.
Dopo questi presunti tradimenti però ci sarebbe stata una cosa forse peggiore: una depressione. Belen si sarebbe ammalata di questa “bestia bruttissima” come l’ha definita.
E’ arrivata a pensare che sarebbe morta, si era accorta che dopo essersi chiusa in casa, in camera da letto al buio, per un lungo periodo, aveva perso troppo peso. Era arrivata a pesare meno di 50 chili.
Così si è fatta ricoverare in una clinica per circa tre settimane. “Sono finita in una bella clinica per 20 giorni”, ha spiegato a Mara Venier.
Quando le è stato chiesto se abbia fatto terapie, ha risposto: “Sì, psicologi. Non riuscivo più ad aumentare di peso, mi sono auto-consegnata. Ci sono andata con le mie gambe. Mi sono guardata e mi sono detta: ‘Stai morendo’. Mi sono tirata su le maniche e ho fatto lo zainetto”.
Di questo male ha poi detto: “Io non uscivo dalla stanza, ho iniziato ad avere la depressione, non la conoscevo… ne avevo sentito parlare e mi dicevo: ‘Com’è possibile che una persona si trascura così?’. E invece, quando arriva, arriva. Ho iniziato a non respirare più, ero in apnea completa. Non dormivo più. Adesso peso 57 chili, ero arrivata a pesare 49. Non mangiavo più, non volevo alzarmi dal letto e non volevo aprire le finestre e vedere la luce”.
