Benedetta Parodi racconta che il suo cane è 'cattivo': 'Una volta ha fatto...'
La conduttrice Benedetta Parodi è tornata a raccontare del carattere 'pestifero' del suo cane Snoopy.

Benedetta Parodi ha rilasciato una nuova intervista a ‘Il Corriere della Sera’ e ha raccontato che il suo cane è “pestifero” e “cattivo”.
La conduttrice ha spiegato che il maltese Snoop Dog, detto Snoopy o Snup, addirittura una volta “ha fatto cadere un vecchietto dalla bici”.
Quando le è stato chiesto se l’amico a quattro zampe sia sempre con loro, ha risposto scherzando: “Sì, purtroppo... Ma non lo scriva!”. Poi ha aggiunto: “È un cane pestifero, è cattivo, sordo, una volta ha fatto cadere un vecchietto dalla bici, a chiunque arrivi a casa con una borsa rifila un morso. Luca Bianchini mi ha chiesto se lo può inserire in uno dei prossimi romanzi”.
Tempo fa parlando con ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ Benedetta, sempre alla conduzione di Bake Off Italia, aveva raccontato come mai il cane ha questo nome: “Abbiamo scelto questo nome perché ci divertiva”.
Sul carattere aveva già fatto sapere: “È un cane abbastanza disobbediente e nervoso. Non è bravissimo. Fa pipì ovunque e non c’è verso che impari a farla fuori. Ho anche chiesto consiglio a tre educatori, ma non c’è niente da fare”.
“Con me è dolce, ma è un birichino come del resto lo sono i miei figli, quindi si è adeguato! Per lui Diego è come un fratello e se lo sgrido mi abbaia e mi ringhia. È molto protettivo con noi, pensa di essere un Rottweiler e sente di avere l’onere di difendere tutta la famiglia. Per questo a volte diventa aggressivo verso gli altri, perché ci protegge”, aveva aggiunto.
Benedetta aveva anche spiegato come Snoopy è entrato a far parte della famiglia.
“L’ho incontrato su un set di Real Time tre anni fa: dovevo girare una scenetta natalizia con questo batuffolino bianco a cui dovevo dare un osso con un fiocco con l’albero di Natale dietro. Ma poi me lo sono portato a casa”, aveva dichiarato.
“Snoopy è il mio primo cane perché ho sempre avuto paura di loro. Con lui ho imparato a conoscere il loro linguaggio e ora li capisco. Ho avuto un gatto che è vissuto fino a 17 anni, Schicco: era il nostro bambino, veniva al mare con noi, era affettuoso come un cane e lo abbiamo amato molto. Non ce la sentivamo di prendere un altro gatto, non potevo sostituirlo. Così abbiamo deciso di cambiare e prendere un cane”, aveva concluso.