‘Sono gay’: famosissimo cantante di Sanremo e vincitore di ‘Amici’ rivela il suo orientamento

Virginio Simonelli, che è stato concorrente al Festival di Sanremo ha vinto ‘Amici 10’, ha spiegato di essere gay.

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Virginio
Virginio

E’ stato protagonista al Festival di Sanremo e ha anche vinto un’edizione di ‘Amici’ (la decima). Virginio è uno dei cantautori italiani della nuova generazione più apprezzato dal pubblico e anche dalla critica. Ora a 37 anni ha deciso di fare coming out (anche se preferisce non chiamarlo in questo modo).

E’ gay e giustamente non pensa che questo possa definire la sua vita se non per il fatto di avere un’attrazione affettiva per le persone del suo stesso genere. Lo ha spiegato durante un’intervista rilasciata a ‘Vanity Fair’, parlando del suo nuovo singolo ‘Il giorno nella notte’, in cui duetta con il cantante italo-tedesco Teo Bok.

Nel video del brano si raccontano due sfaccettature dell’amore: Teo con una ragazza e Virginio con un ragazzo. “Love is love. Mi sembrava giusto raccontare il mio lato dell’amore”, ha sottolineato.

Il giornalista gli ha allora domandato se stesse dicendo di essere gay. Virginio ha replicato: “Sì, ma non parliamo di coming out, un concetto per me superato”.Quindi ha argomentato la sua posizione: “Si deve naturalizzare, fare in modo che tutto faccia parte del quotidiano, vivere le cose con spontaneità. Questo aspetto della mia vita non l’ho mai nascosto, semplicemente non ne ho mai parlato per riservatezza. Il mio compagno l’ho sempre presentato come tale a tutti”.

Parlando di quando ha capito di essere gay, ha affermato: “Certe cose si maturano col tempo. Confesso di aver avuto relazioni con donne che ho amato tanto, seguendo sempre il concetto secondo cui l’amore è amore. Ma certamente arriva un momento in cui il cuore non ascolta più il cervello e sceglie”.

Per lui è accaduto all’inizio dell’adolescenza: “Credo intorno ai 13/14 anni. Ricordo dei giorni specifici in cui vedevo tutto buio, ma non è una metafora: vedevo proprio le cose scure. Da lì sono iniziati giorni durissimi in cui, prima di elaborare la consapevolezza dentro me, ho pensato anche a gesti estremi. Quando la società non aiuta a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’essere se stessi, ci si sente tagliati fuori, in trappola, quasi derisi”.

“La musica mi ha salvato e la mia famiglia è stata sempre vigile. Non auguro a nessuno quello che ho passato. Ma non è così per tutti. Motivo per cui è importante parlare con spontaneità di questi argomenti: le persone non devono sentirsi sbagliate o sole. Nessuno ha il diritto di definire qualcosa di così intimo e personale nella vita degli altri”, ha concluso.